ITINERARIO PANORAMICO INTORNO A PIETRALUNGA

DSC_1404    

Si parte da Pietralunga, più esattamente da Piazza VII Maggio, si percorre tutta via Guglielmo Marconi fino al bivio, dove si svolta a destra e subito dopo a sinistra seguendo la direzione per Città di Castello. Si continua lungo SP 106 fino incrocio dove si segue la direzione “Zona Turistica Candeleto”. Dopo la breve ed intensa salita ci si trova in via dei Platani, si svolta a destra per via delle Querce. Si continua a salire e si attraversa la pineta di Coldefiore, appena la strada inizia a scendere al bivio, prendere la strada bianca che rimane di fronte e sale per circa 1 km, con una pendenza impegnativa, fino a che non si arriva alla cima del Monte Croce (735 m.s.l.m.), o in alternativa il sentiero CAI 115 direzione Monte Croce. Qui la strada diviene pianeggiante e si snoda lungo un suggestivo crinale, il panorama è appagante, si può ammirare la Valle del Carpina sulla destra e del Carpinella sulla sinistra. Continuare per la strada imbrecciata, che corrisponde al sentiero CAI 115 che porta alla località Tre Ponti. Al secondo bivio che si incontra sulla sinistra svoltare, direzione agriturismo “Le Valcelle” qui la strada inizia a scendere e dopo pochi metri si nota l’agriturismo sulla destra. Si continua dritti e si scende fino ad arrivare all’intersezione con la SP 201. Qui si svolta a sinistra, direzione Pietralunga e si continua sulla SP 201 fino a quando, prima del secondo ponte che si incontra, non si vede una strada sulla destra, con indicazione Sant’Anna. Si imbocca questa strada asfaltata, ma attualmente piena di buche e abbastanza impegnativa, con pendenza che varia da 15 al 22 % per circa 1,5 Km. Al bivio si svolta a sinistra, poi ancora a sinistra all’ incrocio con la SP 204, direzione Pietralunga. Si percorre la SP 204, per circa 2,8 Km, fino al crocevia con la SP 205. Lungo questo tratto di strada asfaltata si può ammirare uno splendido panorama sulla destra, incorniciato da due vette, il Monte Nerone a nord e il Monte Catria, più ad est. Al crocevia suddiviso dalla “pinetina” centrale che ospita la statua di Sant’Ubaldo, si seguono l’ indicazioni per l’agriturismo “San Bendetto” dopo circa 900 m si imbuca la deviazione sulla sinistra, una strada in salita, dove si notano anche le indicazioni della “Via di Francesco”. Si inizia a salire, pendenza massima del 18%, ma ne vale veramente la pena. Da qui si può ammirare Pietralunga dall’alto, ci troviamo a circa 700 m.s.l.m. Dopo la dura salita, si arriva all’agriturismo, qui si continua dritti percorrendo la strada bianca lungo le mura(l’agriturismo rimane sulla sinistra). Continuare prendendo il percorso sterrato e a tratti dissestato che scende, dopo 250 m si apre una carreggiata imbrecciata al confine comunale fra Pietralunga e Gubbio, si prosegue verso sinistra per raggiunge l’apice dell’itinerario proposto, 832 metri, in loco chiamato Passo del Cardinale. Dopo 2,3 Km si arriva in località “Casa Renzini” e sul lato sinistro di una curva ad “U” si possono vedere i cartelli del CAI che indicano il luogo e il sentiero “Gli Anelli del Lupo”, più precisamente il sentiero 120 A – “L’anello dei Monti del Vento” . Da qui seguire le frecce direzionali bianche rosse, entrambe le direzioni sono possibili, entrambe conducono in località Collelungo, cioè al punto d’ intersezione con l’altro sentiero 120, detto “Anello di Varrea”. Se si svolta verso sinistra, direzione Collelungo, si incontrano i ruderi di casa Renzini, si sale e scende nella zona demaniale adibita al pascolo. Attenzione ai cancelletti che si possono trovare lungo il percorso e ai vari fossi che caratterizzano la vegetazione ricca di umide felci aquiline. Se si continua sulla strada principale, direzione “Passo del cardinale”, dopo 900 metri finisce la strada imbrecciata e inizia una pista sterrata che a sua volta, dopo pochi metri, si lascia per un sentiero che gira a sinistra al limite della pineta, fare bene attenzione alla segnaletica. Un altro punto panoramico ci aspetta dopo un saliscendi sul sentiero di pietra arenaria, di nuovo a sinistra il Monte Nerone e il Catria serrano una sequenza di più piccole montagne.
Si prosegue in discesa fra rotolanti pietre, e quindi risalendo di nuovo, si percorre una via delimitata da cippi demaniali, sulla nostra destra sfilano vasti prati che si incuneano fra i boschi. Oltrepassato uno sbarramento per le bestie al pascolo, tenendosi a sinistra si raggiunge subito il già conosciuto incrocio degli “Anelli del Lupo”. Qui, si svolta a sinistra se si viene da Casa Renzini o si prosegue dritti se si viene del Passo del Cardinale, si segue comunque la direzione Molino Chicchioni, subito dopo l’intersezione si avvista lo scheletro del Casale di Collelungo e ci si addentra in una fitta pineta continuando poi a scendere all’ombra di un querceto. Si arriva ad una serie di fabbricati, questa è località Molino Chicchioni, una volta sede dell’Ex Azienda Faunistico Venatoria e ancora prima sede di un vecchio mulino ad acqua. I fabbricati rimangono sulla sinistra, da qui si riprende la strada bianca e dopo pochi metri ci si trova sulla strada comunale di Salceto Lame, qui si svolta a sinistra direzione Pietralunga. Al bivio si continua a seguire l’indicazione per il centro del paese e percorrendo via Roma per tutta la sua lunghezza ci ritroviamo al punto di partenza.

Periodo: tutto l’anno esclusi i mesi invernali
Tipo di turismo: percorso vario, piacevole, a tratti un po’ faticoso, molto interessante. Adatto al turismo attivo, con un buon livello di allenamento. Da affrontare in mountain bike con forcella ammortizzata.
Tipo di percorso: ad anello, su strade asfaltate 40%, bianche 50% e su sentiero sterrato 10% – segnato tramite segnaletica stradale e segnaletica CAI con frecce e vernice bianca/rossa.
Punti d’interesse: storico/architettonico (Castello di San Benedetto Vecchio);
naturalistico (la Valle del Carpina, Oasi di Varrea);
paesaggistico (panorami sul torrente Carpina e Carpinella, su Pietralunga e sull’Appennino Umbro-Marchigiano).
Servizi complementari: Hotel Tinca, B & B Luna, Locanda Fiorucci, Osteria del Podestà, Pizzeria Il Triangoli,, Agriturismo Borgo di Corolla, Agriturismo La Cerqua, Hotel Candeleto, Agriturismo “Le Valcelle”, Bar – Ristorante “La Botticella” ( località San Biagio lungo la SP 201), Agriturismo “San Bendetto Vecchio”, B & B Ginevra e Country house–Ristorante Locanda del Borgo

Aneddoti: Dal Castello di San Benedetto Vecchio si ha l’impressione di scorgere ogni cosa si trovi intorno, ci troviamo sulla cima del monte S. Paterniano. Il castello era di pertinenza del Convento situato poco più in basso. Ceduto in “locazione” al Comune di Gubbio a causa della guerra contro Perugia nel 1257, era il principale baluardo contro le invasioni provenienti da Nord. Venne restaurato nel 1411 e divenne il quartier generale del capitano Berardino quando assediò Pietralunga. Venne munito di una grossa bombarda nel 1432. La grande torre a base svasata con unica apertura a circa quattro metri d’altezza evidenzia la grandezza del suo glorioso passato. Durante la seconda guerra Mondiale, nel 1944 fu una roccaforte dell’esercito tedesco e venne bombardata subendo gravi danni.

Stato segnaletica: sentiero segnato vernice bianca/rossa
Stato manutenzione:
Lunghezza: 18 KM
Dislivello: 650 m
Durata: 5h 45
Scarica il PDF
Scarica la traccia GPX
Scarica la traccia KML
Scarica la traccia KMZ

I commenti sono chiusi

  • loghi istituzionali    loghi istituzionali